La cometa

La chiamiamo Neowise ma il realtà il nome di battesimo è ereditato dalla missione che ha permesso di scoprirla, una missione per così dire di seconda mano.

Neowise infatti è il progetto per l’identificazione di Near-Earth Objects, oggetti come asteroidi e comete appunto che si avvicinano alla Terra (ma non solo), avviato nel 2013 dal risveglio di Wide-field Infrared Survey Explorer (Wise). Wise era a sua volta una missione della Nasa nata con lo scopo di effettuare survey astronomiche nelle lunghezze d’onda dell’infrarosso. Dismessa nel 2011, la navicella è tornata attiva con il progetto Neowise, ed è stata finora abbastanza produttiva, scrivono dalla Nasa, che gestisce il progetto. Sono oltre 30 mila gli asteroidi scoperti, appena una manciata in confronto le comete, una ventina. Tra queste la C/2020 F3 Neowise, abbreviata come Neowise, con un diametro di circa 5 chilometri scoperta alla fine di marzo grazie all’aumento delle temperature dell’oggetto causato dal suo avvicinarsi al Sole (il perielio è stato raggiunto lo scorso 3 luglio), intercettato dagli occhi a infrarossi della navicella.

Foto di padulafoto.it 

Fonte storica e approfondimenti https://www.wired.it/

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