La Storia
Cappella di San Paolo

“Questa chiesetta è ubicata nella contrada detta ‘San Paolo’. Confina con la strada pubblica ed è unita alla chiesa dell’Annunziata”, così Giulio II scriveva nella sua bolla d’unione spedita nell’anno 1507.

Un tempo la chiesa contava due altari: uno di rimpetto alla porta, con un quadro su tela raffigurante la Conversione di San Paolo, incorniciato in oro; l’altro, sulla destra, era dedicato al Crocifisso, con un’immagine lignea collocata in una struttura di tavole dipinte. L’altare presentava un vecchio palliotto in damasco bianco, due candelieri di legno e una “carta di gloria”. Sopra vi era un guardiapolvere dipinto in legno. Sulla porta si trovava una campana mezzana, dietro la quale era collocata la fonte per l’acqua santa. Il pavimento custodiva una sepoltura e un campanello da messa.

Oggi la chiesa non è più esistente come edificio autonomo: è stata annessa a un palazzo adiacente, perdendo la sua funzione originaria. In attesa di ulteriori aggiornamenti sulla nuova struttura, questa rimane la testimonianza storica della Cappella di San Paolo.

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