Nel suggestivo cuore del Rione Croce, situato sulla sommità del paese e ai piedi della collina di San Canione, si fondono storia e memoria in un intreccio suggestivo. Questo colle è stato testimone di avvenimenti cruciali, tra cui il massacro dei 300, accaduto nei pressi di Piazza I° Luglio e nei vicoli del cassero. Al centro della Piazza si erge imponente Palazzo Famiglia Romano, un luogo che fu il punto di incontro dei  cospiratori anti-borbonici guidati da don Federico Romano. Questo palazzo servì anche da rifugio a Carlo Pisacane nella notte del 30 giugno.

Al cuore della Piazza, un busto commemora Carlo Pisacane, mentre alla base del colle, una statua di Cristo si erge con le braccia aperte verso la valle e la maestosa Certosa. Accanto, una stele ricorda il sacrificio del conte Ludovico Neuroni, il primo caduto nel massacro.

Mentre ci addentriamo nei suggestivi vicoli del cassero, l’atmosfera antica di un passato intriso di significato avvolge i visitatori. Lungo la Via Salita dei 300 si erge con fierezza il Liceo Scientifico intitolato a Carlo Pisacane, un tributo alla sua eredità di coraggio e idealismo. Proprio di fronte, in via Costantinopoli, si trova una affascinante cappella privata nota come Santa Maria di Costantinopoli. Fondata dalla famiglia Romano di fronte al palazzo ereditato, la cappella risale al 1772, come indicato sul portale d’ingresso. L’ingresso, rialzato di quattro scalini rispetto al livello stradale, presenta un portale in pietra finemente scolpito. In cima alla facciata si trova una piccola campana ospitata in un modesto campanile anch’esso in pietra. L’interno dell’aula, di forma rettangolare, è illuminato da un finestrone trilobato e decorato con dettagli in stucco. Sull’altare in pietra locale è posta una tavola in legno raffigurante la Madonna di Costantinopoli.

Muovendoci verso la pittoresca Piazzetta della “Tempa”, come è chiamata dai padulesi, è ancora possibile ammirare le maestose mura perimetrali dell’antico castello. Di quest’ultimo sopravvivono solo i ruderi di una torre, un segno tangibile di un’epoca passata che ora fa parte del Rione S. Clemente.

La storia di questo luogo è viva in ogni angolo, un invito a onorare il passato e a guardare al futuro con determinazione.

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