La vita claustrale imposta dalla regola riservava ai monaci la completa solitudine e scarsissimi contatti con il mondo esterno. L’ospitalità in Certosa era, quindi, riservata a pochissimi eletti: tra questi, e comunque in casi eccezionali, religiosi e nobili illustri. Le stanze della Foresteria si trovano al piano superiore del chiostro, dove è situata anche una cappella dedicata a Sant’Anna, ricca di stucchi dorati di epoca settecentesca. il chiostro, tardomanierista, è composto da un portico con fontana al centro e da un loggiato dal quale si eleva la torre dell’orologio. La loggia attira la massima attenzione ricca com’è di pitture seicentesche: vedute su boschi, paesaggi, scene di vita agreste, riconducibili alla pittura paesaggista napoletana dei primo ‘600 e ad uno dei massimi esponenti di quella corrente pittorica, Domenico Gargiulo. Sul portico si affacciano una cappella, detta della Madonna dei Morti, e l’ingresso alla Chiesa di San Lorenzo.

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