Lo scalone ellittico.
E’ stupefacente lo scenario dello scalone ellittico, composto da un doppia rampa.
Permette l’accesso al piano superiore, ad oggi visitabile sporadicamente.
La realizzazione della scala del paradiso è attribuita a Gaetano Barba, architetto
ingaggiato dai monaci certosini già dagli anni 60 del 18 secolo, per la realizzazione
delle gallerie della passeggiata coperta.
Il Barba fu un allievo del Vanvitelli e realizzò lo scalone intorno al 1779, completamente
in pietra a locale, che costò ai monaci ben 64.000 ducati.
Un’opera maestosa fatta costruire dai monaci anche per simboleggiare l’accesso al paradiso,
raggiungibile solo con un regolare impegno spirituale.
Simbolicamente identifica il traguardo del percorso di preghiera del monaco certosino,
iniziato presso il monumento a San Brunone, posto a circa 800 metri dall’ingresso della
certosa, e che dopo avere oltrepassato la zona cenobitica e quella eremitica terminava
qui per affidarsi alle mani di Dio.
Questo era il luogo dove simbolicamente si lasciava la vita terrena per salire a quella
vita terrena.
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