Il comune di Buonabitacolo fu fondato da Guglielmo Sanseverino, Signore di Padula, Sanza e Policastro, il 2 novembre 1333. Il principe, con rogito notarile, concesse a tre cittadini Casalbuonesi le zone del Fiume Peglio o Galdo e chiamò Buonabitacolo il nuovo paese. Nel nome scelto la fondamentale caratterista di luogo in cui è bello vivere per la salubrità dell’aria e per la magnifica posizione geografica.

Buonabitacolo è un piccolo comune di 2825 abitanti, occupa una superficie territoriale pari a 15.39 Kmq e sorge ad un’altitudine di 501 metri sul livello del mare.

Il comune conserva ancora oggi l’antico assetto urbanistico e vi si possono osservare opere architettoniche, recentemente restaurate, del XIV e XV secolo d. C. Vedi sito del comune    APPROFONDISCI

MUSEO DEGLI ANTICHI SAPERI
Museo è allestito all’interno delle antiche sale del Palazzo baronale Picinni-Leopardi di Buonabitacolo. Nato per iniziativa di Maurizio Vignati e promosso dall’Amministrazione Comunale e dall’Associazione Palazzo Picinni-Leopardi,Il museo vuole trasmettere le capacità e i saperi acquisiti dall’uomo attraverso il lavoro. È quindi suddiviso in sezioni che raggruppano, di volta in volta, oggetti e strumenti nati per svolgere una specifica funzione lavorativa.(falegnameria, fucinatura e maniscalcheria, sartoria, pelletteria, ecc.ecc.)

La splendida Cappella Gentilizia di San Domenico è nel cuore del primitivo insediamento urbano al Casale. Fu edicata nel 1689 per  volontà di Mons. Francesco Antonio Leopardi, che ne fece dono di nozze alla nipote Teresa sposa di Don Ludovico Picinni: e dunque il  suo stemma vescovile domina sia il portale della chiesa, che del vicino Palazzo baronale.

I richiami alla Certosa di San Lorenzo a Padula sono molteplici: dagli ornamenti in stucco , simili alla Cappella del Tesoro, alpavimento maiolicato con motivi fitomorfui e arricchito dall’illustrazi one del sacricio di Isacco, al paliotto in scagliola e madreperla, alle acquasantiere che – come il portale – sono state realizzate in pietra di Padula. Lo stile barocco spagnolo è  largamente rappresentato anche qui: lo si ravvisa nel maestoso crocisso del Settecento, nella deliziosa e struggente statua   dell’Addolorata e nel pregevole pulpito; tutti scolpiti in legno; oltre che negli stucchi nissimi. La cappella comunica con l’edificio che l’affianca: è a pianta rettangolare, con un’unica navata e un organo settecentesco. APPROFONDISCI.

Il suggestivo Santuario Madonna del Carmelo, imponentemente collocato su un’altura con vista panoramica su Buonabitacolo, ispira un profondo senso di spiritualità e devozione. Questo luogo sacro, dove la venerazione per il profeta Elia si tramanda da tempi antichi, richiama alla mente le sacre terre di Israele. Come un’analogia di quella lontana terra, anche qui, su un monte noto come Carmelo, sorge una affascinante chiesetta, originariamente dedicata a Elia e successivamente intitolata alla Vergine del Monte Carmelo.

La cappella, testimone di secoli di storia, ha subito trasformazioni ed espansioni nel Settecento, un’epoca in cui fu abbellita con maestria attraverso una raffinata campagna decorativa. Le pareti della chiesa si rivestirono di stucchi policromi, mentre un sontuoso altare, risalente al 1794, si ergeva imponente. All’interno, le statue di Sant’Elia e di Sant’Antonio custodiscono gelosamente la spiritualità del luogo, mentre sull’altare maggiore troneggia la statua della Madonna, simbolo di grazia e protezione.

Il caratteristico campanile e la Casa del Pellegrino, eretta per accogliere i devoti giunti stanchi ma ferventi, completano l’atmosfera mistica del Santuario. Un sentiero di fede conduce i fedeli il 18 luglio, quando i giovani della zona si avviano in una solenne fiaccolata al Monte per la veglia preparatoria alla discesa della statua della Madonna in paese, evento atteso con ansia il giorno successivo, il 19 luglio.

Questo rituale annuale è intriso di sacralità e coinvolge l’intera comunità locale. La Madonna, accompagnata da una solenne processione, fa il suo viaggio di ritorno al Santuario nella terza domenica di settembre, rafforzando il legame tra la divinità e la comunità devota. Il Santuario Madonna del Carmine non è solo un luogo di culto, ma anche un fulcro di attrazione turistica, offrendo ai visitatori un’esperienza unica tra storia, fede e bellezza paesaggistica.

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