La Storia

Torri angioine

L’analisi stilistica e costruttiva delle torri della cinta muraria, cilindriche con scarpata scanalata con un paramento murario in pietra calcarea, consentono di classificarle come “angioine”. Furono questi, infatti, che alla fine del XIII sec. importarono in Campania la torre cilindrica scarpata, alta, di grosso spessore, coronata di beccatelli quale si era avuta in alcune realizzazioni francesi. Torri analoghe a quelle di Padula sono a Castelcivita (1280) e le torri cilindriche della cortina angioina di Capaccio vecchia; furono proprio i Sanseverino a realizzare nell’area cilentana uno dei più importanti esempi di tale fattura: la torre sull’acropoli magnogreca di Velia, databile tra la fine del XIII e l’inizio del XVI sec.

Torri Angioine

Angevin towers

The round form and the channelled escarpment, reinforced by calcareous  stone ,are all inducive for  the towers  to classify them as belonging to the Anjou dynasty time on the throne of Naples. The  style of smaller towers was in fact imported from France    where the Angevin kings came from. Similar tower may be seen in Castelcivita, Capaccio and on the Greek ruins of Velia built by the Sanseverino family the lords of the area that today is the Salerno province.

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